ALESSANDRA VALENTI – Impegno, dedizione e una valigia per cambiare le cose.
By admin | 20 Giugno 2019In attesa del suo prossimo viaggio, Alessandra Valenti, ballerina e coreografa professionista, ci ha parlato della sua vita, del suo lavoro, di cosa si augura per lei e per il mondo di cui fa parte, dei suoi sogni, dei suoi sacrifici e della sua libertà.
Da piccola voleva fare nuoto e giocare a basket ma, convinta dalla compagna di banco, ha provato la danza e da lì non si è più fermata.
Così è iniziata la storia di Alessandra Valenti, ballerina e coreografa professionista, nata a Grosseto ma cittadina del mondo.
Ripercorrendo le tappe della sua vita e della sua carriera, racconta con amarezza come il suo paese di origine le sia sempre stato stretto, una realtà invidiosa, limitata e soprattutto limitante, ma parla con umiltà e estrema gratitudine della sua famiglia che non ha mai smesso di sostenerla e di spingerla verso i suoi sogni, aiutandola a raggiungere traguardi non indifferenti una volta partita da casa, come le collaborazioni con gente del calibro di Jovanotti, di Tommassini, della Pausini e di Sorrentino. Storie bizzarre e al limite del surreale alcune, sembra non crederci nemmeno lei, eppure nonostante questi importanti lavori sente costantemente il bisogno di imparare.
Racconta dispiaciuta di come funzioni il lavoro per le donne, nel suo ambito e non, soprattutto in Italia. L’estrema sessualizzazione che logora la testa e il fisico, l’impatto sull’autostima che commenti e competizioni malsane portano, le amicizie di convenienza, i torti sul lavoro e la supponenza però non sembrano fermare Alessandra che quando le viene chiesto se c’è qualche punto di riferimento a livello professionale, un idolo insomma, risponde di no senza pensarci, perché lei è lei, e vuole cambiare le cose come già sta facendo, con il suo lavoro, la sua professionalità e il suo talento.
Ricorda che da bambina si immaginava sposata e con dei figli una volta raggiunti i trent’anni e invece si trova a far coppia con una valigia, la sua valigia piena di sogni e ambizioni, sempre pronta per il prossimo viaggio.
Cambiando tono di voce afferma che è difficile stare con una che è sempre in movimento, ma ribadisce, convinta e soprattutto felice, che non si è mai sentita più libera di così.
Un libro le ha cambiato la vita, “Ricordarti di Sorridere” di Daniele di Benedetti, ha fatto recitazione, dizione e adora lo sport, passione che le ha consentito di collaborare con un famoso brand inglese che la porterà a partecipare a una staffetta di ventiquattro ore in Svezia, lunga ben 250 km. Insomma impossibile tenerla ferma.
E’ fermamente convinta che all’estero siano più avanti non solo in quanto qualità ma anche in quanto a professionalità eppure l’amore per l’Italia resta sempre nel cuore di Alessandra, sentimento che l’ha portata due anni fa a accettare il ruolo di coreografa della nazionale italiana di ginnastica ritmica, conducendo, insieme al resto del team di allenatrici, le azzurre all’oro mondiale. Come se il resto già non bastasse.
Alessandra non nega che qualche periodo di vuoto c’è stato, ma i momenti morti che prima la opprimevano sono poi diventati motore e stimoli per altri progetti, collaborazioni, laboratori e lezioni tra Londra e Milano, senza smettere per un secondo di inseguire il suo sogno, quello di diventare una direttrice artistica, lavoro che le permetterebbe finalmente seguire per intero un progetto, dalla fase di ideazione a quella di realizzazione, passando per la scelta costumi.
Una grande persona e una grande professionista, una rivoluzionaria che non ha paura di mostrarsi vulnerabile e ammettere le sue insicurezze e le mazzate che la vita professionale e non le hanno dato, ma non per questo arrendevole, anzi sempre più motivata con l’umiltà che la contraddistingue a raggiungere i suoi obiettivi e a cambiare le cose.